LA CANNA DA ZUCCHERO
LA CANNAMELA IN SICILIA
La storia della canna da zucchero ( in dialetto” cannamela”) è strettamente intrecciata conle vicende millenarie della Sicilia.
Gli Arabi nell’800 d.C. introdussero nell’Isola la coltivazione della pianta e le tecniche diproduzione dello zucchero, che rappresentò il primo sostituto del miele.
Dopo la conquista dei Normanni, Federico II di Svevia potenziò la produzione dello zucchero, che divenne la più importante e redditizia attività di trasformazione di prodotti agricoli, tanto da essere definito “oro bianco”.
La produzione dello zucchero in tutta la Sicilia era tanto sviluppata che nella solaprovincia di Palermo nel XIV secolo operavano più di 30“trappeti” dove si spremevano le canne e si bolliva il succo che, per evaporazione, produceva lo zucchero.
IL DECLINO
Il declino della produzione di zucchero siciliano inizia nel 1600, a causa di cambiamenti climatici che, come affermano le fonti dell’epoca, ridussero notevolmente la disponibilità di risorse idriche, di cui ” la pianta è voracissima”
Nel giro di pochi decenni la coltivazione scomparve quindi dal resto dell’Isola , ma …rimase solo ad Avola per volontà dei Marchesi Pignatelli Aragona Cortes che continuarono a produrre zucchero nel loro feudo.
LA CANNAMELA E IL RUM AD AVOLA
Le testimonianze sulla coltivazione della canna da zucchero e sulla produzione del rum ad Avola sono numerose, sia prima che dopo il terremoto del 1693, che distrusse l’antica città e costrinse gli abitanti a ricostruirla a valle, dove si trovava fra l’altro il trappeto della cannamele.
IL GRAN TOUR E GIUSEPPE BIANCA
Durante il 1700 e il 1800 i viaggiatori dell’epoca, come il pittore francese Jean-Pierre Houël, vengono ad Avola per vedere la pianta della canna da zucchero e gustare “un rum di ottima qualità, che vendesi a caro prezzo”.
Ma è il botanico Giuseppe Bianca a descrivere in modo dettagliato nella” Monografia agraria del territorio di Avola ” del 1878 la lavorazione, fermentazione e distillazione del Rum secondo le tecniche dell’epoca.
Le sue indicazioni sono state fondamentali per riprendere la coltivazione della canna da zucchero e la produzione del rum secondo le tradizionali tecniche utilizzate per oltre 200 anni.